Hai fastidio alla parte esterna del ginocchio? Ultimamente nel tuo sport o nella tua attività quotidiana hai caricato un po’ troppo l’articolazione? Potresti avere a che fare con la sindrome della bandelletta ileotibiale.
In questo articolo ti parlerò delle cause e dei sintomi di questa sindrome e di cosa puoi fare per migliorarlo.
Nella maggior parte dei casi un periodo iniziale di riposo e un piano di fisioterapia al ginocchio con esercizi mirati aiutano a ottenere un’ottima ripresa.
Cosa è e dove si trova la bandelletta ileotibiale
La bandelletta ileotibiale (ITB) è un tendine, una banda densa e fibrosa.
È situata all’inserzione di due muscoli, il tensore della fascia e il grande gluteo, i cui tendini si uniscono e formano la fascia lata, un grosso “cavo” che unisce l’anca al ginocchio.
Origina dall’osso pelvico, continua lungo la parte esterna della gamba, si avvicina all’articolazione del ginocchio, fino ad arrivare alla parte laterale-superiore della tibia.
I suoi scopi principali sono:
- Proteggere i muscoli laterali della coscia
- Supportare le azioni del muscolo grande gluteo e tensore della fascia lata
- Rendere stabile il ginocchio
Cosa è la sindrome della bandelletta ileotibiale
La sindrome della bandelletta ileotibiale è una tendinite, ovvero un’infiammazione della parte finale di un muscolo.
Si verifica a seguito di un sovraccarico della componente tendinea del tensore della fascia lata, ovvero del muscolo della parte laterale della coscia.
Infatti durante i movimenti di flessione ed estensione del ginocchio, la bandelletta ileotibiale si muove in continuazione, scorrendo sopra l’epicondilo laterale del femore.
Se questo movimento, che è fisiologico, viene eseguito con costanza, sotto sforzo e per un periodo prolungato nel tempo, allora è possibile che lo scorrimento del tendine sull’osso possa portare a uno stato infiammatorio.
Bisogna fare attenzione con questa sindrome, poiché:
- Tende a cronicizzarsi facilmente;
- Si confonde con altri problemi del ginocchio, come le lesioni del menisco.
Chi può soffrire di questa sindrome?
Gli sportivi sono i più soggetti alla sindrome della bandelletta ileotibiale, in particolar modo:
- i corridori, i quali sollecitano in maniera continuata e intensa i flessori e i glutei;
- i ciclisti e gli sciatori di fondo, che invece sollecitano molto le ginocchia con movimenti ripetitivi e sforzi intensi.
Per i corridori il rischio è particolarmente elevato, tanto che un nome informale per questa sindrome è proprio ginocchio del corridore.
Nella maggior parte dei casi chi soffre di questa sindrome non deve necessariamente fermare né ridurre le attività sportive e quotidiane (se non nelle fasi iniziali). Un periodo iniziale di riposo e un piano di esercizi mirato sono tutto ciò che ti serve per un’ottima ripresa.
Cause della sindrome della bandelletta ileotibiale
La sindrome della bandelletta ileotibiale può essere considerata una sindrome da sovraccarico (come la pubalgia e la fascite plantare) che comporta l’infiammazione tendinea.
Non ci sono parametri generici, ma ognuno sviluppa l’infiammazione sulla base della sua condizione fisica.
Ci sono situazioni comuni che predispongono all’insorgere della sindrome della bandelletta ileotibiale.
Debolezza muscolare
Se le tue strutture muscolari sono deboli, sei più soggetto all’infiammazione della bandelletta.
Avere una struttura muscolare forte è importante, per supportarci nelle attività quotidiane e per prevenire patologie e infiammazioni varie.
Problemi posturali
Una postura scorretta può causare disallineamenti che possono influenzare il funzionamento di altre strutture muscolo-scheletriche.
La sindrome della bandelletta ileotibiale può essere ricondotta a condizioni in cui il bacino o la schiena sono parecchio storti o sbilanciati oppure quando i piedi hanno un appoggio asimmetrico e sbilanciato.
Dato che un arto lavora più dell’altro, tenderà a infiammarsi poiché sottoposto a un carico eccessivo.
Sforzo eccessivo
Se i muscoli sono soggetti a un carico di lavoro al quale non sono abituati, si genera l’infiammazione del tratto finale della bandelletta ileotibiale.
Sintomi della sindrome della bandelletta ileotibiale
Il sintomo principale è il dolore. Solitamente si presenta come un dolore acuto, localizzato sulla faccia esterna laterale del ginocchio. Il dolore porta ad avere difficoltà a svolgere attività quotidiane e attività sportive.
Altri sintomi sono il gonfiore e la rigidità, tipici delle tendiniti.
I sintomi si accentuano quando carichi eccessivamente il ginocchio o quando svolgi un’attività che richiede una particolare sollecitazione di questa articolazione.
In particolare sentirai dolore o bruciore acuto quando fletti il ginocchio, ad esempio quando corri oppure quando cerchi di allacciare una scarpa. Questo perché in flessione i muscoli all’altezza dell’anca – e a cui la bandelletta ileotibiale si lega – vengono sollecitati e caricano più lavoro sul tendine.
Come si cura la sindrome con la fisioterapia
La riabilitazione condotta con esercizi mirati e distribuiti in più fasi permette di potenziare il ginocchio e di prevenire la ricomparsa del problema attraverso una rieducazione posturale.
Nella fase acuta della sindrome esercizi di stretching e massaggi decontratturanti rilassano la muscolatura della parte esterna della coscia.
Conclusa la fase acuta, il trattamento di fisioterapia per ginocchio prevede il rinforzo muscolare della parte interna del ginocchio per migliorare la ripartizione dei carichi e migliorare la postura.
Con i miei pazienti svolgo un percorso fisioterapico personalizzato sulle esigenze e sulle capacità personali. In linea generale suddivido la fisioterapia in diverse fasi.
Fase 1: riposo ed esercizi per il bacino
In questa fase (che dura dai 15 ai 30 giorni) è importante riposare il ginocchio. Si inizia a lavorare sul bacino, al quale la bandelletta ileotibiale è connessa.
Fase 2: potenziamento del ginocchio
La seconda fase inizia quando il dolore non è più nella sua fase acuta.
Si lavora per potenziare tutta la struttura del ginocchio, mettendo l’articolazione in condizione di sopportare le sollecitazioni a cui verrà sottoposta.
Fase 3: ritorno all’attività e potenziamento posturale
Potenziato il ginocchio, si può riprendere, in modo graduale, l’attività sportiva. Il percorso di fisioterapia prevede la necessità di continuare con esercizi di riabilitazione specifica.
Professionista specializzato in fisioterapia muscolo-scheletrica e riabilitazione sportiva
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