Vuoi capire come liberarti dal forte dolore generato dalla borsite alla spalla? Il metodo migliore per la sua cura è la fisioterapia, che ti aiuterà ad alleviare il dolore e risolvere il problema.
Andiamo con ordine: in quest’articolo ti spiegherò cos’è la borsite, quali sono i suoi sintomi e le sue cause, cosa fare per curarla. Ti mostrerò anche due esercizi efficaci, che hanno aiutato molti miei pazienti.
Borsite alla spalla: cos’è e quali sono i sintomi
Nel nostro corpo le articolazioni tengono unite due o più ossa tra di loro. Queste articolazioni sono ricoperte da borse sierose, sacche formate da tessuto molle (chiamato siero o liquido sinoviale) che le rende molto lubrificate. Il loro compito è ridurre lo sfregamento che avviene sui tessuti circostanti. Purtroppo, però, le borse possono infiammarsi.
La borsite alla spalla è infatti un’infiammazione della borsa sierosa che si trova nelle articolazioni della spalla. Cosa accade, dunque? La borsa sierosa tende a gonfiarsi per garantire maggiore distanza tra le articolazioni, che altrimenti subirebbero ulteriori danni.
La borsite causa un forte dolore sulla parte frontale della spalla, con una sensazione di gonfiore e di calore. Rende inoltre molto difficili e dolorosi i movimenti del tendine e del muscolo. Nella prima fase della patologia, il dolore si può manifestare subito dopo lo sforzo o anche a riposo, per esempio durante le ore notturne.
È importante non trascurare questi sintomi: se lo fai, la borsite potrebbe peggiorare fino alla limitazione dei movimenti del braccio o, in casi estremi, al blocco dell’arto.
I sintomi della borsite alla spalla
I sintomi della borsite alla spalla sono simili a quelli causati dall’infiammazione di uno o più muscoli che compongono la cuffia dei rotatori. I più comuni sono:
- Forte dolore alla spalla, anche se tieni il braccio a riposo;
- Aumento del dolore se premi il punto della spalla in cui c’è l’infiammazione;
- Gonfiore e rossore nell’area che subisce l’infiammazione
La borsite alla spalla può essere inoltre acuta o cronica:
- La borsite acuta comporta un dolore eccessivamente forte che porta al blocco dei movimenti e compare all’improvviso subito dopo l’esposizione allo sforzo da cui è stato provocato.
- La borsite cronica invece porta a un dolore meno forte, ma costante e che dura diversi giorni, fino ad affievolire o sparire, ma può anche ritornare dopo giorni o addirittura un periodo lungo.
Borsite alla spalla: quali sono le cause
La borsite colpisce maggiormente gli uomini di età compresa tra i 25 e i 55 anni, e può succedere come conseguenza a una pratica sportiva o a una tipologia di lavoro che comporta il sollevamento di pesi e altri sforzi del braccio. Può colpire anche le persone di età avanzata, perché con il passare degli anni diminuisce la produzione di cheratina.
Le cause della borsite della spalla sono di diversa natura:
- Esercizio fisico con sovraccarico e sollevamento pesi, come il body building;
- Movimenti ripetitivi al lavoro, soprattutto se si tratta di lavori manuali
- Movimenti ripetitivi mentre si fa attività sportiva, soprattutto se si tratta di sport richiedono l’uso del braccio, come il tennis, pallavolo, ping pong, bocce
- Alcune malattie come il diabete e malattie cardiovascolari possono causare una diminuzione della circolazione sanguigna nelle articolazione
- Traumi di vario genere a carico della spalla
- L’età: con il passare degli anni aumenta la probabilità che possa nascere quest’infiammazione
Cura della borsite alla spalla: cosa fare?
Il primo segnale per capire se hai la borsite è appunto il dolore: sentirai subito un dolore localizzato in un punto della spalla. Per confermare che si tratti effettivamente di borsite è fondamentale effettuare una diagnosi affidandosi a un professionista, in grado di comprendere la grandezza e la zona dell’infiammazione.
Diverse sono le possibilità di cura per la borsite alla spalla. La scelta del percorso migliore spetta proprio al professionista – un medico o un altro operatore sanitario, come un fisioterapista – che valuterà la tua situazione tenendo conto della gravità dell’infiammazione e del tuo stato generale di salute. Un’approfondita valutazione del problema, della spalla e della persona stessa permette infatti di rendere il percorso terapeutico il più mirato e preciso possibile, riducendo così sprechi di tempo e denaro.
Dopo la diagnosi: le cure per la borsite
Per la cura della borsite è fondamentale il riposo e l’astensione da ogni attività. A volte non è possibile (come nel caso del lavoro), perciò è opportuno fare pause frequenti durante l’arco dell’attività lavorativa.
Si possono fare terapie fisiche, come le onde d’urto, che possono avere un effetto antiinfiammatorio ed essere un aiuto per la cura. Queste, però, sono un supporto alla fisioterapia.
Per i casi più gravi si può procedere con un intervento chirurgico, se l’operatore sanitario lo ritiene opportuno.
È la fisioterapia alla spalla il rimedio più efficace per la borsite: seguire un percorso mirato, con costanza e attenzione, permette di risolvere il problema.
Curare la borsite con gli esercizi di fisioterapia
La fisioterapia alla spalla aiuta nella cura della borsite per la spalla: non è invasiva e nella maggior parte dei casi risolve la patologia in tempi brevi e in modo definitivo. Inoltre riduce il dolore e previene la cronicizzazione della borsite, diminuendo il rischio di recidive.
La prima fase di fisioterapia è importante per il controllo del dolore; nelle fasi successive si dovrà fasciare la zona per favorire il decongestionamento della borsa sierosa. È importante seguire un percorso svolgendo esercizi: aiutano a rinforzare i muscoli e a recuperare gradualmente il range di movimento del braccio.
Quali esercizi svolgere? Di seguito puoi scoprire due esercizi che solitamente faccio svolgere ai miei pazienti.
Entrambi servono per aumentare la mobilità e diminuire il dolore e l’infiammazione. Inoltre devono essere eseguiti con movimenti ripetuti, ma senza affaticarsi troppo.
Esercizio n. 1
Quest’esercizio lo chiamo “Suonare le campane”: eseguilo utilizzando un elastico. Attacca l’elastico alla porta, poi afferralo. Avvicina la tua mano con l’elastico alla spalla, poi lasciati trascinare dolcemente dall’elastico fino all’elevazione massima possibile.
Esercizio n. 2
Esegui quest’esercizio utilizzando un pezzo di scottex. Tenendolo stretto scivola sul tavolo, eseguendo così un movimento di apertura laterale del braccio (abduzione).
Professionista specializzato in fisioterapia muscolo-scheletrica e riabilitazione sportiva
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