L’infiammazione del tendine d’Achille è una condizione che provoca dolore lungo la parte posteriore della gamba vicino al tallone e porta ad una significativa limitazione funzionale. Per curarla un percorso di fisioterapia con esercizi è la soluzione più efficace.
In questo articolo parliamo dell’infiammazione, toccando vari aspetti: cos’è, quali sono le cause, quali sono i sintomi, come curarla e come fare prevenzione. Iniziamo!
Cos'è il tendine d’Achille e la sua infiammazione?
Il tendine di Achille è il tendine più spesso e forte del corpo umano. È lungo circa 15 cm e spesso 4, nel punto più stretto.
Inizia circa a metà del polpaccio e ha la funzione di congiungere i suoi muscoli principali (gastrocnemio e soleo) all’osso del calcagno (tallone); è infatti una specie di cordone costituito da fibre di collagene che attaccano i muscoli alle ossa.
Il tendine d’Achille, come gli altri tendini del corpo, potrebbe andare incontro a infiammazione, lesione o rottura. In caso di dolore del tendine d’Achille, si è in genere di fronte a un’infiammazione, detta anche tendinite achillea o tendinopatia achillea.
Tendinite non inserzionale (mid-portion) e tendinite inserzionale
Esistono, poi, due tipi di tendiniti: la tendinite non inserzionale e la tendinite inserzionale. Entrambe possono provocare l’indurimento nelle aree del tendine danneggiato e manifestarsi in forma acuta o cronica. I casi acuti si trasformano, poi, in cronici se l’infiammazione non viene gestita.
- La tendinite non inserzionale (mid-portion) si verifica quando le fibre del tendine di Achille si rompono, si gonfiano o si ispessiscono. È più comune nelle persone giovani e attive.
- La tendinite inserzionale si verifica nella parte inferiore del tallone, dove il tendine di Achille si congiunge con il calcagno e può essere accompagnata da una spina del tallone. Questa infiammazione può colpire chiunque, indipendentemente dall’età o dal livello di attività fisica.
Quali sono le cause dell’infiammazione al tendine d’Achille?
In genere attribuita ai corridori, la tendinite d’Achille è spesso il risultato di una forza meccanica e ripetitiva imposta ai tendini durante l’esercizio.
La tendinopatia al tallone d’ Achille può essere causata da una serie di fattori. L’infiammazione si manifesta con un dolore che aumenta gradualmente in seguito a:
- Ripetizione di un movimento;
- Eccessiva sollecitazione del tendine.
Pertanto, spesso, la tendinite è legata a:
- Pratica di sport (sollecitazioni eccessive, riscaldamento insufficiente, cambio improvviso dell’equipaggiamento, etc.);
- Esercizio di una professione che richiede l’esecuzione di movimenti ripetitivi;
- Giardinaggio;
- Microtraumi del tendine (colpi, choc);
- Postura errata;
- Conservazione prolungata di una posizione;
- Reumatismi infiammatori (spondilotropatia, artrite reumatoide).
Chi è soggetto all'infiammazione del tendine achilleo
La tendinopatia achillea è più comune negli atleti (professionisti o dilettanti) ma può verificarsi anche in persone costrette a eseguire movimenti ripetitivi, soggetti sedentari, obesi e poco inclini all’attività fisica.
In ambito sportivo, la tendinopatia achillea è molto frequente in tutti quegli sport dove la richiesta di sforzo è elevata (corsa, camminata o attività che prevedono salti, scatti e cambi di direzione); per curarla va fatto un percorso di riabilitazione sportiva.
Quali sono i sintomi dell’infiammazione al tendine d’Achille?
L’infiammazione del tallone d’Achille porta in sofferenza tutto il corpo.
In presenza di una tendinite acuta di Achille, i sintomi sono generalmente costituiti da dolore che si intensifica all’inizio dell’attività per poi diminuire o che si attenua con il riposo ma peggiora al risveglio.
Il tendine, inoltre, diventa ipersensibile al tatto e alla pressione e il dolore alla caviglia, nella parte posteriore, può protrarsi anche per diversi giorni.
La tendinite cronica di Achille è contraddistinta, invece, da un gonfiore del tendine accompagnato da dolore persistente e rigidità dopo un periodo di riposo. Se non trattata la tendinite cronica impedisce il movimento.
La differenza tra le due sta nell’intensità e nella durata: quella acuta è improvvisa e dolorosa, quella cronica non limita la pratica dell’attività sportiva ma dura più a lungo.
Cura del tendine d’Achille con la fisioterapia
Nel trattamento della tendinopatia achillea, la fisioterapia è essenziale per evitare recidive, aiutare la guarigione e consentire la ripresa delle attività.
Ai miei pazienti propongo un programma di riabilitazione e fisioterapia personalizzato, basato sulla situazione, il corpo e le abitudini della persona. Come prima cosa, comunque, cerco di aiutare a ridurre lo stress sul tallone d’Achille, così da non caricarlo.
La fisioterapia in caso di infiammazione del tendine achilleo generalmente combina:
- Massaggi in fase acuta, per alleviare il dolore in modo temporaneo e aumentare il flusso sanguigno per promuovere la riparazione dei tendini.
- Stretching, per rimobilizzare il tallone d’Achille, guadagnando gradualmente ampiezza e di ridurre il rischio di lesioni. Per ridurre la tensione muscolare vengono eseguite tecniche dei tessuti molli e prescritti esercizi di allungamento dei polpacci.
La fisioterapia include anche pratiche di potenziamento, al fine di aumentare gradualmente la capacità del tendine di resistere alle sollecitazioni meccaniche e permettere ai pazienti di riprendere le attività o lo sport.
- Esercizi di riabilitazione. Il trattamento della tendinite di Achille si basa spesso sugli esercizi di riabilitazione, che migliorano la capacità del tendine di tollerare lo stress meccanico e stimolano il meccanismo di guarigione.
Si tratta di esercizi di lavoro muscolare eccentrico, il cui scopo è quello di rafforzare muscolo e tendine in modo che possano resistere alle sollecitazioni.
Questa tecnica riabilitativa è la più efficace per le tendinopatie, ma per ottenere risultati gli esercizi devono essere praticati quotidianamente, per almeno 12 settimane.
Il protocollo di esercizi più semplice prevede 3 serie da 15 ripetizioni, da eseguire da 1 a 2 volte al giorno, per diverse settimane.
Quali sono i tempi di recupero?
I tempi di recupero variano in base a una serie di fattori, tra cui:
- Tipo di attività o sport;
- Età del paziente;
- Tempo trascorso dall’insorgenza dei sintomi.
In linea generale, il tallone di Achille è un tendine molto responsivo, eppure i tempi non sono brevissimi.
Una guarigione completa non potrà versificarsi prima di 3 mesi, a condizione che le indicazioni del fisioterapista vengano seguite con costanza.
La media è di 6 mesi ma il recupero totale può impiegare anche anni.
Ovviamente nel frattempo i sintomi da infiammazione del tendine d’Achille si riducono e svaniscono.
Infiammazione al tendine d’Achille: la prevenzione
Per la tendinite di Achille l’intervento del fisioterapista è fondamentale. Per prevenire la comparsa della lesione e/o per alleviare il dolore puoi adottare alcuni accorgimenti:
- Eseguire esercizi di rafforzamento concentrati sui muscoli della coscia;
- Riscaldarsi prima dell’esercizio;
- Fare stretching leggero dopo l’attività fisica;
- Rispettare gli intervalli di riposo tra un allenamento e l’altro;
- Bere molta acqua per restare idratati;
- Utilizzare cuscinetti ortopedici speciali per il tallone nelle scarpe;
- Applicare ghiaccio sul tendine per ridurre l’infiammazione o il dolore.
Se il dolore si intensifica e diventa persistente, è sempre buona norma interrompere qualsiasi allenamento o attività.
Se questo articolo ti è stato utile, condividilo sui tuoi social e continua a seguire il mio blog di fisioterapia.
Hai bisogno di un percorso di riabilitazione per l’infiammazione al tendine d’Achille? Non esitare a contattarmi! Scopri il mio metodo di fisioterapia.
Professionista specializzato in fisioterapia muscolo-scheletrica e riabilitazione sportiva
Cura l'infiammazione del tendine d'Achille: iniziamo insieme la fisioterapia!
Compila il modulo per chiedermi informazioni o prenotare un appuntamento: ti risponderò il prima possibile!